Donatella Versace fa sfilare la versione contemporanea di una dea, tra sensualità e mistero: i revers delle giacche e gli scolli degli abiti salgono sempre a formare fluidi cappucci, in rete di swarovski o in jersey luccicante, in bianco o nero, celeste acqua o verde lime oppure viola. Vestiti scolpiti addosso come una corazza a vita stretta, accostati alla fluidità drappeggiata come un peplo. Tessuti come vetro e ricami di cristallo con un importante effetto di tatuaggio geometrico sul tulle invisibile. Forza e vulnerabilità: giacchine in pelle da biker piccole come coprispalle e leggere come seta, borchiate e lavorate sull'abito nero lungo e intricato, un perfetto e avveniristico bustier in striscioline di pelle e placche metalliche. Pelliccia bianca con vita da vespa in volpe e visone sfilettati e applicati sulla rete che diventa un cappuccio di cristalli. Trentadue uscite preziose per un'alta moda che vede un boom di clienti, parola di Donatella. Ricche russe - spiega - ma anche inglesi perché "la duchessa di Cambridge ha dato un forte impulso alla voglia di vestirsi. È una giovane donna moderna che talvolta mette abiti di moda pronta ma ama la haute couture, eccome!". Kate ha mai vestito Versace? "Non ancora" risponde sorridendo la bionda signora, ricordando come Lady Diana fosse stata un' icona dello stile di Gianni Versace.