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I nuovi creativi

Milano. Quel che si dice di loro (Seconda parte)

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Giles. Ha presentato nel 2004 la prima collezione firmata da lui. Prima ha avuto incarichi negli uffici stile di Bottega Veneta e Gucci. I suoi cavalli di battaglia: stampe fatte a mano su tessuti ingualcibili. Così si presenta Giles Deacon; dichiarando che le sue clienti, oggi, non si accontentano più del solo abito, ma vogliono qualcosa tipo la praticità e soprattutto la certezza di non doverlo scartare dopo una stagione . Inoltre, continua, in un mercato così difficile e competitivo non basta fermarsi ai primi risultati, anche se molto incoraggianti, essi possono senza dubbio andare oltre.
Marianna Rosati. Questa giovane stilista di Pescia, ha presentato il suo ultimo progetto: la collezione “Drome”. Composta prevalentemente di capi in pelle, dal sapore molto sofisticato, questi si presentano nei colori basici del bianco, nero e grigio. Il tutto mixato con micro-fantasie e linee piuttosto pulite. Marianna è anche una brava costumista di teatro e questo, a volte, la influenza positivamente nella creatività. Lei ha un debole per certi graffitari, ma il suo preferito, confessa, essere Banksy.
Tillman Lauterbach. Nato a Bonn, vive a Parigi. La sua collezione primavera 2015 è stata presentata a Milano Moda Uomo. D’ispirazione semplice ma con una giusta dose di follia, si sono visti capi essenziali e con un po’ di hi-tech. Interessanti le maglie fatte di nastri di carta uniti da un cotone che sembra alluminio. E qui sta la piccola parte di follia. Comunque interessante.
Dunque: “Attenti a quei tre!”

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