Le fashion victim, per usare il neologismo coniato dallo stilista Oscar della Renta, è cosa nota, nutrono una passione smodata per la moda. Coltivare questa passione, aihmè, diventa a volte esoso. Ma dagli Stati Uniti arriva la via d’ uscita. La pozione magica che consente di godere della moda, di seguirla e di poter, addirittura, guadagnare con essa. L’ unico effetto collaterale consiste nel consapevole e difficile passaggio dall’ essere fruitori finali all’ essere intermediari. Come? Diventando una personal shopper.
Un personal shopper è una persona che, dietro un corrispettivo danaroso, aiuta altre persone a scegliere e a comprare abbigliamento e non solo, accompagnandole per i negozi, o acquistando oggetti per loro conto.
La figura è quella di un esperto dello shopping, di un consulente professionista della moda e dello stile, che accompagna generalmente il cliente a scegliere la cosa giusta adatta ad una specifica esigenza. Il Personal Shopper spesso è anche un vero e proprio consulente d'immagine che ti può consigliare sull'abbigliamento o l'accessorio che meglio si addice al tuo stile, che valorizzi la tua immagine, ottimizzando il tempo a tua disposizione e rientrando in un budget prefissato. E’ quasi un amico, ed è sempre disponibile ad accompagnarti alla scoperta di negozi, show-room, mercatini o outlet in cui poter trovare l'oggetto dei tuoi desideri, che ti può consigliare in modo professionale sulle ultime mode e tendenze del momento e che può suggerirti il look più appropriato in base alle tue caratteristiche personali ma attenendosi al suo gusto personale, dall'abbigliamento al make-up, ai capelli.
Più che di una tendenza si tratta di un vero e proprio lavoro, che seppur timidamente, si sta diffondendo anche in Italia, soprattutto nelle grandi città come Milano, Roma, Torino e per lo più tra i giovani, generalmente sempre più aggiornati sulle ultime tendenze.
Esistono diversi corsi di specializzazione per intraprendere questa professione, ma le imprescindibili caratteristiche da possedere, per poter svolgere questo lavoro sono: una buona cultura di base, capacità di ascolto e diplomazia, gusti raffinati, maniere gentili, e affabili, il sapersi relazionare con persone di alto livello sociale, un’ ottima cultura in fatto di stile e tendenze, una conoscenza ampia e precisa del territorio su cui ci si muove ( negozi, piccole botteghe artigiane, molto amate dagli americani, attività commerciali particolari anche se fuori dalle rotte più conosciute), bisogna saper portare a colpo sicuro i propri clienti a seconda di cosa devono acquistare e infine è preferibile possedere la conoscenza di lingue straniere, considerando la clientela che si rivolge a tale figura.
I clienti sono in genere persone abbienti, in carriera o che gravitano intorno al mondo della moda e dello spettacolo e che generalmente hanno poco tempo a disposizione. Negli ultimi anni molte aziende multinazionali hanno scelto questa figura anche per affidare ad essa il non facile compito di scegliere fornitori qualificati per la creazione di prodotti e di beni, o quando ci si avvicina alle festività, per l’acquisto di regali natalizi o per altre ricorrenze in generale, per clienti e collaboratori, per cui al personal shopper viene richiesto di occuparsi della ricerca e/o della consegna dell'oggetto da regalare.
Il personal shopper trova lavoro anche all’ interno di alcuni negozi, per consigliare la clientela sugli abiti migliori da acquistare, sugli oggetti di arredamento da scegliere, o nell’ambito turistico a proposito dei turisti, soprattutto stranieri, che vengono nel nostro paese oltre che per visitare musei e bellezze architettoniche, anche per fare shopping e che, per razionalizzare al massimo il loro tempo, hanno bisogno di qualcuno che conosca bene il territorio in cui muoversi.
Per farsi conoscere in questo ambito sono diverse le modalità: servirsi della propria rete di conoscenze personali, crearsi un proprio sito internet, con versione in italiano e inglese, o rivolgersi a società che hanno già avviato questo tipo di attività, specializzate in pubbliche relazioni e comunicazione, con sedi nelle principali città italiane e straniere.
In fondo chi non gradirebbe un lavoro gratificante, redditizio e anche divertente?!